Rucker Park, la leggenda del 3×3

Lug 1, 2021

Rucker Park, Harlem, New York. Inizia qui, nel 1965, sul playground diventato poi il più famoso del mondo, la leggenda del basket di strada, con uno dei tornei più spettacolari mai visti.

Gli anni Sessanta negli Stati uniti sono anni di lotta per i diritti civili. Nel 1965 muore Holcombe Rucker, dirigente sportivo e direttore dei playground di Harlem. Fondò nel 1947 a New York il Rucker Tournament, una summer league nella quale le più forti squadre dei quartieri newyorkesi. L’idea di Rucker era usare il basket per allontanare i ragazzini di Harlem dalla strada e dalla droga e nel contempo conferire dignità allo streetball. Il suo è stato un impegno sociale e educativo. 

Il Rucker Tournament, partito con sole quattro squadre e un solo arbitro, a poco a poco diventò un torneo, giocato dalla mattina fino a tarda sera, con migliaia e migliaia di spettatori e con stelle dell’NBA che scendevano sui playground della periferia di New York per confrontarsi con ballers di strada, alcuni dei quali diventati leggendari. Il torneo veniva giocato in quello che più tardi venne chiamato Rucker Park in onore proprio di Holcombe. 

A raccontare la leggenda del playground di Harlem, nel 2015 è uscito il docufilm #Rucker50 (Netflix) che ha celebrato i 50 anni del torneo di basket di strada più importante al mondo. Il Rucker Park non è solo un campo di basket ma è stato un luogo in cui costruire una comunità e la sua identità, in cui i ragazzi iniziavano a credere di avere una propria voce e un proprio spazio, in termini di libertà e di diritti, per costruirsi un futuro e un’opportunità. Il Rucker Park in questo senso è stato una rivoluzione culturale. 

Il torneo del Rucker Park è un’istituzione per New York, per la pallacanestro e per tutto il movimento che sapeva attivare: arbitri, telecronisti, giocatori, rapper e dj.  Sono mitiche le presenze sul campo di alcuni dei maggiori giocatori dell’NBA, da Julius Erving a Kobe Bryant, da Albert King a Kyrie Irving, da Connie Hawkins a Pee Wee Kirkland.